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IL “SUONO” DI LISZT A VILLA D’ESTE – VIII edizione

23 Febbraio, 2020 | 11:30 - 13:30

“Celebrando i 250 anni di Beethoven con Liszt

e… con alcuna licenza”

Casa delle Culture e della Musica – Velletri

Rassegna di concerti su pianoforte Erard del 1879
come quello che Liszt possedeva ed usava a Villa d’Este

 

Sarà Ludwig van Beethoven (17/12/1770 – 26/3/1827), in occasione dei 250 anni dalla nascita, l’argomento principe della VIII edizione della rassegnaIl ‘suono’ di Liszt a Villa d’Este”, la quale è organizzata dalla Associazione Culturale Colle Ionci in collaborazione quest’anno con la Fondazione Arte e Cultura Città di Velletri – che ringraziamo in particolare nella persona del suo direttore artistico Claudio Micheli – e comprende otto concerti nella modalità di matinée domenicali, secondo la tradizione pluriennale. Come nello scorso anno anche questa edizione si svolgerà quindi in una sede diversa da quella originaria di Villa d’Este a Tivoli e precisamente nell’Auditorium della Casa delle Culture e della Musica, suggestiva struttura ricavata dall’antico Convento del Carmine in piazza Trento e Trieste a Velletri. Prosegue anche quest’anno, dunque, un’esperienza di manifestazione – per così dire – itinerante: un cambiamento di sede che, per quanto abbiamo potuto sperimentare, da un lato porta il pubblico fidelizzato a spostarsi sul territorio, spesso scoprendo nuovi luoghi e bellezze artistiche, e dall’altro permette alla Rassegna stessa di acquisire nuova notorietà ed ampi consensi in altre zone della provincia, ampliando così il pubblico e diffondendo ulteriormente il messaggio culturale che le è proprio, e cioè la divulgazione e valorizzazione del grande repertorio classico e romantico (e non solo) – inquadrandolo nel suo tempo con note e riferimenti storici – per mezzo di un pianoforte originale ad esso coevo e dotato di particolare fascino, non solo visivo ma anche e soprattutto sonoro. Questa rassegna concertistica, nata nel 2011 in concomitanza del bicentenario lisztiano, deve il suo nome all’utilizzo del pianoforte gran coda Erard del 1879 sostanzialmente uguale a quello che Liszt ebbe e suonava nella Villa d’Este di Tivoli durante i suoi ultimi anni di vita ma anche a quello che egli usò quasi sempre durante la sua favolosa carriera di concertista. La rassegna intende dunque rievocare – se non far rivivere concretamente – la qualità dei suoni che riecheggiavano in quelle stanze quando Liszt sedeva al pianoforte e a tal fine lo strumento storico è affidato ad artisti assai spesso molto quotati e famosi, talora un po’ meno, ma tutti di notevole spessore e qualità.
Liszt fu un grande divulgatore della musica di altri autori, eseguendone le sue trascrizioni e parafrasi per pianoforte solo: non potevamo quindi lasciarci sfuggire l’occasione dei 250 anni di Beethoven per proporre le sue celebri sinfonie nelle trascrizioni con cui Liszt contribuì a farle conoscere in tutta Europa, anche dove non poteva giungere un’orchestra. In questa edizione del 2020 ne vengono proposte cinque in un ciclo che abbiamo voluto denominare “Sinfonie in bianco e nero”, alludendo non solo banalmente al colore dei tasti del pianoforte ma pure al fatto che tali trascrizioni sono come le stampe – o  i disegni e le foto in bianco e nero – che riproducono i quadri policromi sfruttando le gradazioni del chiaroscuro. Similmente Liszt riproduce i colori dell’orchestra grazie a studiate ed efficacissime combinazioni armoniche, ma anche timbriche, stante la caratteristica disuniformità del timbro nei pianoforti dell’epoca percorrendo i diversi registri della tastiera (dal grave all’acuto). Era d’obbligo per noi proporre queste sinfonie: disponiamo infatti proprio dello stesso tipo di pianoforte su cui Liszt aveva concepito tali sue trascrizioni e possiamo quindi ascoltarle con gli effetti sonori che intendeva esattamente l’autore, e questo lo facciamo nei concerti che sul calendario sono contrassegnati dalla sigla b/n. Insieme con le sinfonie avremo di Beethoven una selezione di sonate e comunque, per non essere eccessivamente monografici – e monotoni – avremo pure composizioni di altri autori ed anche concerti che esulano, in tutto o in gran parte, dall’argomento principale, come promette la postilla al titolo programmatico della rassegna “…con alcuna licenza”, parafrasando l’uso che si fa di questa locuzione in alcune indicazioni agogiche di brani musicali: è il caso ad esempio del concerto in cui ricorderemo la grande pianista italiana Lya De Barberiis, con il recital di un suo allievo storico   proprio nel giorno preciso in cui è mancata sette anni prima e ancora all’interno del centenario della nascita avvenuta il 19/7/1919; ma è anche il caso dell’unico concerto che prevede il canto, con i bellissimi e sorprendenti Wesendonk Lieder di Wagner ed i meravigliosi e commoventi Ultimi quattro Lieder di Richard Strauss; come pure potrebbe esserlo il concerto riservato al vincitore del concorso internazionale On Stage Competition: un appuntamento, quest’ultimo, che ormai si rinnova da quattro anni e che ci consente di conoscere ed apprezzare nuovi giovani e validi interpreti.

Direzione artistica: Giancarlo Tammaro

Presso Auditorium della Casa delle Culture e della Musica
piazza Trento e Trieste – Velletri

Per informazioni e prenotazioni
www.associazionecolleionci.eu
colleionci@gmail.com
tel. 3711508883

 

Dettagli

Data:
23 Febbraio, 2020
Ora:
11:30 - 13:30
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