TOUR DELLA PROVENZA

8 GIORNI – 7 NOTTI

Dal 15 al 22 Maggio 2017

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PROGRAMMA DI VIAGGIO DI MASSIMA:

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1° Giorno – 15 Maggio 2017: Roma/Marsiglia
Ritrovo dei Sigg. Partecipanti al viaggio all’aeroporto di Roma Fiumicino. Disbrigo delle consuete formalità di imbarco e partenza con volo di linea per Marsiglia. Arrivo e trasferimento all’Hotel Golden Tulip Euromed (o similare). Cena e pernottamento.

2° Giorno – 16 Maggio 2017: Marsiglia/Aix en Provence/Marsiglia
Prima colazione in hotel e partenza per la visita di intera giornata ad Aix en Provence. Aix en Provence, l’antica Aquae Sextiae di origine romana, primo insediamento romano in Gallia, cittadina raffinata ed elegante della Provenza che, a ragione, è ritenuta una delle più belle della Francia meridionale. Il Corso Mirabeau, un largo viale alberato su cui si affacciano abitazioni con ricche decorazioni, è uno dei punti principali di riferimento della città, dividendola in due parti. La città nuova si estende verso sud e ovest, mentre la città vecchia, con le sue vie irregolari e le vecchie mura che risalgono dai secoli XVI, XVII e XVIII secolo, sta al nord. Aix è un centro studentesco importante, essendo la sede delle facoltà di legge e di lettere dell’università di Provenza, Aix-Marsiglia. La biblioteca dell’università ospita una collezione di manoscritti berberi unica al mondo per vastità e ricchezza di materiali, lascito dello studioso francese Arsène Roux (1893-1971). La Cattedrale di Aix (XI/XIII secolo) ha una facciata che espone un ricco portale gotico. La chiesa di Saint-Jean-de-Malte, risalente al XIII secolo, contiene alcuni dipinti importanti. L’Hotel de Ville, tuttora sede del municipio della città, è una costruzione in stile classico risalente alla metà del XVII secolo, che domina una caratteristica piazza quadrata, ancora sede di un pittoresco mercato dei fiori. Contiene alcune pregiati ornamenti in legno scolpito e vi è ospitata una grande biblioteca che include molti manoscritti importanti. A fianco del municipio e rivolta verso la piazza, c’è una torre orologio eretta nel 1505. Aix possiede molte belle fontane, tra le quali, quella nel Corso Mirabeau, è sormontata da una statua del bon Roi René, conte di Provenza, che regnò ad Aix nel XV secolo e che è rappresentato mentre tiene in mano un grappolo di uva Moscata che egli ha introdotto nella regione. Altre fontane importanti sono: – la Fontana dei Quattro Delfini (Fontaine des Quatre Dauphins) realizzata nel 1667 da Jean-Claude Rambot, – la fontana d’acqua calda costruita nel 1734, che è costantemente circondata da vapore e ricoperta da muschio a causa della temperatura di 35 °C dell’acqua, – la fontana grande, risalente al 1860, situata nella piazza La Rotonde al centro della città e al termine del Corso Mirabeau. Il Trianon d’Aix, o Pavillon de Vendôme, palazzina di stile rinascimentale disegnata dagli architetti Antoine Matisse e Pierre Papillon per conto di Cesare di Borbone-Vendôme, duca di Vendôme nel 1665, è circondata da un piccolo giardino alla francese. Esistono diverse sorgenti termali, notevoli per la loro temperatura e per contenere carbonati di calcio e acido carbonico. Le terme pubbliche furono costruite nel 1705 vicino al luogo delle terme romane di Sextius, di cui rimangono ancora resti.
Pranzo libero e pomeriggio a disposizione per attività individuali. Cena e pernottamento in hotel.

3° Giorno – 17 Maggio 2017: Marsiglia/Tolone/Marsiglia
Prima colazione in hotel e visita di Marsiglia. Marsiglia è la più grande città della Francia meridionale, capoluogo della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra ed è una delle più antiche città francesi. Il patrimonio naturale di Marsiglia è eccezionale: numerosi parchi, polmoni verdi, si trovano nel centro e diventano oasi di fresco quando il sole diventa troppo caldo. Il Vieux Port (Vecchio Porto), attorno al quale la città si sviluppò durante i secoli è il simbolo di Marsiglia assieme alla Basilica di Notre Dame de La Garde che si staglia sulla collina come per proteggerla e salutare i marinai. E’ stato modificato nel 2013 in concomitanza con l’assegnazione di Marsiglia Capitale della Cultura: la parte centrale del Vieux Port ospita una grande struttura a specchio che protegge i passanti dalle intemperie e permette a quest’ultimi di guardarsi riflessi alzando la testa. A pochi km dal Porto Vecchio, si trova il massif des Calanques, Parco Naturale Nazionale, che permette di praticare tutto l’anno sport in mezzo alla natura. Per oltre 230 km si susseguono le calanche, insenature a volte abitate, dove l’acqua cristallina invita a rilassarsi. Una dozzina di musei presenta collezioni dall’antichità all’arte contemporanea e numerose gallerie espongono artisti già noti o giovani.
Al termine trasferimento a Tolone per la visita della città. Tolone è il porto militare centrale della marina francese. In essa si può respirare la tipica aria delle città portuali, ed è infatti una delle mete preferite dai turisti che partono alla scoperta della Costa Azzurra. È una città ricca di meraviglie da scoprire, con la sua Opera, Place de la Liberté e il Mont Faron. Notre-Dame-de-la-Sède de Toulon, la cattedrale di Tolone, è una chiesa Romana Cattolica costruita tra l’Undicesimo e il Diciottesimo secolo; in più, nel 1997 è stata classificata come Monumento Storico della Francia ed in essa è affascinante ammirare la mescolanza di stili che la caratterizzano. Cours Lafayette è la via che attraversa il centro della città ed è una delle strade caratteristiche di Tolone. Poco distante si trova la piazza principale della città, Place de la Liberté, molto grande e con una fontana nel centro: in zona ci sono i migliori bar e ristoranti dove fermarsi per un caffè o una cena. La Tour Royale è un forte del Sedicesimo secolo appartenuto alla Marina nazionale fino al 2006. Da lì si può ammirare una splendida vista sul mare. Al suo interno, ogni anno, si tiene anche il Festival de Musique de Toulon et sa Région, che ha luogo tra giugno e luglio. Infine, l’attrazione principale di Tolone è Mont Faron, una montagna alta 584 metri dalla cui cima godere della migliore vista possibile sulla città. I più allenati possono scegliere di salirvi in bici o a piedi, per gli altri c’è una comoda teleferica che li porterà in alto in un quarto d’ora e nel frattempo offrirà un panorama mozzafiato.
Rientro in hotel a Marsiglia. Cena e pernottamento.

4° Giorno – 18 Maggio 2017: Marsiglia/Avignone/Nimes/Avignone
Prima colazione in hotel e partenza per Avignone e visita.
Residenza papale nel Medioevo, Avignone, situata nella regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, ha conservato le tracce di questo grandioso destino: il Palazzo dei Papi, il ponte, i bastioni, le chiese e le cappelle conferiscono alla città un’atmosfera unica. Da non perdere a Avignone Il Palazzo dei Papi Residenza dei pontefici nel Medioevo, costituisce il più importante esempio di palazzo gotico in Europa. Da visitare oltre 25 ambienti: la sala da cerimonie, le cappelle, il chiostro, gli appartamenti privati del papa decorati con affreschi inestimabili. Il celebre Ponte di Avignone Il ponte di St Bénezet, testimone di primo piano della storia di Avignone, è conosciuto nel mondo intero per via della celebre canzone. Costruito a partire dal XII secolo, è stato più volte danneggiato dalle piene del fiume Rodano e definitivamente abbandonato nel XVII secolo. Una passeggiata all’interno dell’insieme monumentale classificato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco Il Palazzo dei Papi e il Ponte d’Avignone, ma anche la piazza con la facciata barocca dell’Hôtel des Monnaies, la facciata del Museo del Petit Palais e la Cattedrale des Doms, la cinta muraria dal giardino fino al ponte… Una passeggiata per la città vecchia con le sue livree cardinalizie e i suoi campanili. Le strade tipiche e soprattutto la rue des Teinturiers con le sue ruote a pale sul fiume Sorga, in pieno centro città, le stradine che portano ancora i nomi dei vecchi mestieri e delle corporazioni che popolavano i quartieri nel Medioevo, le belle facciate degli hôtels particuliers del XVIII secolo. Le collezioni dei musei La pittura medievale dei Petit Palais, le Belle Arti dal XV al XX secolo al Musée Calvet, gli impressionisti a Angladon (dove è presente il solo Van Gogh della Provenza), le arti decorative a Vouland e l’arte contemporanea della collezione Lambert. Un momento di relax sotto i platani della Place de l’Horloge, la più animata di Avignone. Il Rodano e una passeggiata sull’isola della Barthelasse La strada di alaggio con la splendida vista sul Palazzo dei Papi e il Ponte di Avignone è molto apprezzata dagli abitanti, per delle passeggiate sportive o in famiglia (itinerari ciclabili segnalati). L’isola è accessibile con la navetta fluviale gratuita. La gastronomia provenzale e i vini delle Côtes du Rhône.
Al termine proseguimento per Nimes e visita.
Città d’Arte e di Storia, Nîmes è famosa per il suo patrimonio architettonico antico e l’atmosfera festosa tipica del sud. L’anfiteatro romano, molto ben conservato e risalente al periodo tra la fine del I secolo e gli inizi del II, con una lunghezza di 133 metri e una larghezza di 101, può ospitare fino a 24.000 spettatori! Aperta al pubblico, la grande arena ospita regolarmente diversi spettacoli, e in particolare le celebri corride e corse dei tori della Camargue.
Altro monumento importante della città di Nîmes è la Maison Carrée, uno splendido tempio romano della fine del I secolo, con colonne sormontate da capitelli corinzi. Di fronte alla Maison Carrée si trova il Carré d’Art, un edificio moderno che ospita il Museo d’Arte contemporanea. In città si trova anche il Museo di Belle Arti, in cui sono esposti dipinti francesi e stranieri del periodo fra il XIV e il XIX secolo.
A tutto ciò si aggiunge l’imperdibile giardino della Fontana, uno splendido parco romantico, classificato fra i più bei giardini di tutta la Francia (Jardin Remarquable), creato nel XVIII secolo intorno alla sorgente di Nemausus e alle antiche rovine del tempio di Diana e della torre Magne. Passeggiare in questi luoghi è molto riposante e permette di andare alla scoperta di un giardino alla francese nella parte inferiore e di un susseguirsi di macchia mediterranea, pini e cedri nella parte superiore. Dalla torre Magne, in cima al monte Cavalier, la vista sui tetti della città è grandiosa. Sistemazione al Novotel Avignon Nord di Avignone (o similare). Cena e pernottamento.

5° Giorno – 19 Maggio 2017: Avignone/Aigues Mortes/St. Maries de la Mer/Avignone
Dopo la prima colazione partenza per Aigues Mortes e visita.
Esattamente al punto opposto di Salin de Giraud, nella Camargue occidentale, c’è un villaggio gioiello, completamente racchiuso dalle mura e perfettamente conservato, Aigues Mortes. A differenza del classico villaggio provenzale fortificato, abbarbicato sulle rocce, questo paesino si sviluppa in piano, circondato da paludi e zone verdeggianti. Da qui nel 1248 partirono le flotte francesi per dare vita, in Terra Santa, alla settima crociata.
Qui si respira un’aria già provenzale, fra raffinate botteghe di maestri cioccolatieri, negozi di artigianato e simpatici bistrot in cui sorseggiare un buon bicchiere di vino ammirando il via vai della gente e la grazia di queste stradine perpendicolari ricche di vita.Al termine proseguimento per St. Maries de la Mer.
Questo villaggio ai confini della terra e del mare sembra uscito dalla matita di un disegnatore. Un piccolo reticolo di case bianche intorno a una meravigliosa chiesa romanica, un lungo mare spazzato dal vento con immense spiagge di sabbia bianca, gitani pittoreschi che si aggirano nelle piazzette con chitarre e cappelli neri, cartomanti che leggono la mano e tanti ristorantini in cui assaggiare le prelibatezza della regione. Il fascino che questo villaggio esercita è incredibile: vi sembrerà di esserci già stati in un’altra vita.
Rientro in hotel ad Avignone. Cena e pernottamento.

6° Giorno – 20 Maggio 2017: Avignone/Arles/les Baux en Provence/St. Remy/Avignone
Dopo la prima colazione partenza per Arles e visita.
Arles ha un passato glorioso: emporio commerciale greco-massaliota, assunse caratteristiche propriamente urbane in età romana, divenendo una delle metropoli più fiorenti delle Gallie. Fu fra i massimi centri religiosi dell’occidente romano e, di fatto, una delle capitali dell’Impero in età costantiniana. I suoi prestigiosi monumenti romani (l’Anfiteatro, il Teatro antico, Le Terme di Costantino, la necropoli degli Alyscamps) unitamente alla cattedrale romanica di Saint Trophime e ad altri insigni edifici antichi, medievali e moderni sono entrati a far parte del Patrimonio dell’Umanità nel 1981 e hanno permesso alla città di fregiarsi del titolo di ville d’art et d’histoire (città d’arte e storica). Conserva tutto il fascino e i colori delle cose di un tempo perduto: i caffè colorati che hanno ispirato tra i più celebri quadri di Van Gogh (che qui visse a lungo), il lungo fiume (molto romantico al tramonto) su cui si affacciano antiche case scrostate, le piazzette affollate che si animano durante le feste e un caldo sole che accende il bianco degli antichi monumenti. Vincent Van Gogh visse ad Arles dal 21 febbraio 1888. Colpito dall’eccezionale luce della Provenza e dalla bellezza delle donne, dipinse alcune delle sue opere più famose, come La Stanza di Vincent, Notte Stellata, i famosi Giralosi, i Mangiatori di patate, Autoritratto con orecchi mozzato e altre opere che ritraevano il lavoro nei campi, la natura, ritratti e vedute. Durante il soggiorno ad Arles venne abbandonato da Gauguin e si accentuarono le sue crisi di pazzia che lo spinsero a ricoverarsi volontariamente nel manicomio di St-Paul-de-Mausole, a S.t Remy de Provence. Per uno strano scherzo del destino, Arles non ha neanche un quadro di Van Gogh ma ha una raccolta di quadri e altre opere di grandi artisti che hanno reso il loro omaggio al genio olandese. Tutte le opere sono raccolte nello Spazio Van Gogh che si trova nell’ex manicomio che ospitò Van Gogh durante uno dei suoi ricoveri.
Proseguimento per Le Baux de Provence.
Les Baux-de-Provence non è uno dei paesi più conosciuti della Provenza ma è certamente uno dei più belli. E’ un villaggio a picco su una rupe, in parte dominato da rovine, da cui si ammira uno straordinario panorama che nelle giornate più limpide arriva fino al Mediterraneo. Tutto intorno alla città ci sono le cave di roccia rossa, minerale indispensabile per la produzione dell’alluminio: scoperto dal geologo Berthier, lo chiamerà appunto bauxite in onore di Les Baux. Les-Baux-de-Provence ha una storia affascinante, che merita di essere conosciuta. Nel Medioevo i signori di Les Baux erano celebri e potenti, tanto da affermare di essere i diretti discendenti di Baldassarre, uno dei Re Magi. Dopo la cacciata da Les Baux, i divennero signori di Marsiglia, Orange, ma anche di Avellino, Andria. Una figura particolare è rimasta nella storia di Les Baux: è il Visconte Raymond de Turenne, detto il “Flagello della Provenza” perché amava costringere i prigionieri a lanciarsi dalla rupe, divertendosi ad assistere alle loro espressioni terrorizzate. Solo dopo molti anni, il Papa e il Re di Francia riuscirono a farlo fuggire da Les Baux. Nel 1632 iniziò la decadenza di Les Baux: diventato un centro protestante pullulante di ribelli, venne fatta smantellare da Richielieu che la fece radere praticamente al suolo, proprio così come si vede oggi.
Al termine partenza per St Remy e visita del paesino. St Remy de Provence ha avuto il privilegio di veder nascere in uno dei suoi palazzi Michel de Nostradamus, che però ben presto tradì la città natale per trasferirsi, vivere e morire nella vicina Salon-de-Provence. Il percorso inverso lo fece Vincent Van Gogh che proveniente da Arles si fece ricoverare nell’Hôpital Saint Paul de Mausole. Affascinato dalla luce di St.Remy e dai paesaggi circostanti, Van Gogh rimase in città per circa un anno dipingendo circa 150 quadri. Il museo dedicato al pittore e le rovine dall’antica Glanum sono le attrazioni principali che spingono i turisti verso questa tranquilla cittadina provenzale. Rientro in hotel ad Avignone. Cena e pernottamento.

7° Giorno – 21 Maggio 2017: Avignone/Abbazia di Senanque/Gordes/Marsiglia
Prima colazione in hotel e visita dell’Abbazia di Senanque.
L‘Abbazia Cistercense di Sénanque, a pochi chilometri da Gordes, è un passaggio obbligato per tutti i turisti in visita in Provenza: con i suoi campi di lavanda, le antiche mura, le colline intorno, è la protagonista di cartoline e calendari di tutta la regione. Abitata ancora oggi da monaci e frati, l’Abbazia di Sénanque attira frotte di turisti soprattutto a luglio, quando la fioritura del campo di lavanda davanti all’ingresso la rende un soggetto fotografico interessantissimo. Fondata nel 1148 da monaci provenienti dall’Abbazia di Mazan, nel 1848 venne consacrata la chiesa a cui seguirono altre parti dell’edificio ancora oggi visibili, come il chiostro, il dormitorio e la sala capitolare. La struttura dell’Abbazia è organizzata in ragione della regola di vita “Ora et labora“, “Prega e lavora“, trasmessa dal fondatore dell’Ordine, San Bernardo, che si rifaceva a San Benedetto da Norcia. I “monaci bianchi” iniziano le loro attività alle due di notte e vanno a dormire subito dopo l’ultimo ufficio. La vita nell’abbazia è scandita dai sette uffici religiosi e dal lavoro manuale, quindi anche gli spazi sono stati pensati per permettere questa attività continua, senza sosta. Subito dopo l’ingresso c’è una sala che ripercorre la nascita e lo sviluppo dell’Abbazia e del movimento cistercense in Europa. La sala successiva è il Dormitorio dove i monaci cistercensi si riposavano, poco e male. A terra sono visibili i segni con le divisioni dello spazio riservato ad ogni frate, che dormiva sulla paglia senza materassi e cuscini. Sulle pietre del dormitorio sono visibili le firme lasciate dai tagliatori di pietre, pagati a cottimo, che così potevano facilmente calcolare l’entità del proprio lavoro.
Dal Dormitorio si accede alla chiesa, spoglia ed essenziale come ogni chiesa dell’Ordine cistercense con due cappelle in puro stile romanico. Solo la luce di Dio che proviene dai rosoni e dalle finestre ha il compito di modulare gli spazi. Il chiostro è il centro dell’Abbazia di Sénanque, luogo di passaggio e raccordo di tutte le parti che la compongono. Appena si entra, sulla destra, c’è un armarium, un armadio a muro dove venivano conservati i libri sacri. Il chiostro è formato da quattro gallerie ornate con semplici colonne decorate con motivi vegetali. Nello Scriptorium i monaci venivano a trascrivere i libri sacri e leggere, in quanto unica sala riscaldata di tutta l’Abbazia di Sénanque. Sono ancora visibili i resti di due grandi camini che servivano anche per propagare la luce. Subito dopo la porta c’è una stanzetta bassa e buia che serviva da cella per i monaci messi a dura prova dalla vita monastica e in procinto di cadere in tentazione. La severa figura della Tarasca, il Diavolo, guarda l’ingresso del Concistoro da una delle colonne del chiostro. In questa sala, infatti, l’abate e i frati si incontrano tutti i giorni per leggere un capitolo (da cui il nome) della regola di San Benedetto e prendono tutte le decisioni che riguardano la comunità. Qui si celebrano l’elezione dell’Abate e la presa dei voti. I padri siedono sui gradini e l’Abate sta al centro, in piedi, proprio difronte alla Tarasca. Questa sala ha un’acustica eccezionale, grazie alla quale le parole si propagano senza sforzi. E’ anche l’unico luogo dell’Abbazia dove ai monaci è permesso di parlare.
Proseguimento per Gordes. Il profilo arroccato di Gordes compare all’improvviso quando si abbandona la pianura del Luberon per iniziare ad arrampicarsi verso il paese. La sagoma del Castello e della Cattedrale svettano sulle case in pietra delineando nel cielo di Provenza la perfetta visione di una cittadina medievale rimasta intatta. Il Castello è il punto di riferimento visivo di ogni giro nel villaggio provenzale. Ricostruito in stile rinascimentale nel 1525 sulle rovine di un vecchio castello del 1031, è ben conservato ed ospita mostre ed eventi. Dal 1996 il Castello ospita una mostra dedicata a Pol MARA, pittore fiammingo contemporaneo. Vi si accede dal portone alle spalle della piazzetta con la fontana. Proprio di fronte al Castello, c’è la Chiesa di San Firmino dedicata al Patrono di Gordes.
Trasferimento a Marsiglia e sistemazione all’Hotel Golden Tulip Euromed (o similare). Cena e pernottamento

8° Giorno – 22 Maggio 2017: Marsiglia/Roma
Prima colazione in hotel. In mattinata visita ad un saponifico. Tempo a disposizione per lo shopping. Trasferimento in aeroporto e rientro a Roma con volo di linea. Fine dei nostri servizi.

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La quota comprende:

  • Volo di linea Roma/Marsiglia/Roma in classe economica
  • Trasferimenti da/per l’aeroporto
  • Trattamento 1/2 pensione in Hotel 4 stelle a Marsiglia ed Avignone (bevande escluse)
  • Visite guidate come da programma

La quota non comprende:

  • Tasse aeroportuali
  • Ingressi
  • Bevande
  • Mance e spese personali
  • Tutto quanto non espressamente indicato alla voce “La quota comprende”

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N.B: In caso le condizioni climatiche non consentano di effettuare una escursione prevista nel programma, l’organizzatore si riserva, dove le condizioni lo consentano, di proporre una escursione alternativa o su richiesta di rimborsare il costo effettivo della escursione non realizzata.
Possiamo aiutarti?
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